Interview

Intervista a Nō ARTIGIANI ITALIANI

Giappone, sciarpe, stampe, foulard, pois, maglioni e righe, questo e molto altro è Nō ARTIGIANI ITALIANI, il brand che da un anno a questa parte sta conquistando la stampa e il mercato proponendo un prodotto che stizza l’occhio al commerciale pur non rinunciando alla ricerca formale.

Incuriosito dalla rapida crescita ho raggiunto telefonicamente Claudia Cennamo, proprietaria del brand insieme a Mirko Buffini, e ho scoperto che dietro a Nō ARTIGIANI ITALIANI c’è un intero universo nato dalla passione e dal sogno di due ragazzi italiani che credono fortemente nei valori del Made in Italy e che hanno puntato tutto su un modo diverso di concepire le aziende di moda in Italia.

Ecco l’intervista!

NO ARTIGIANI ITALIANI - FW 2015

– Innanzitutto, il nome del brand: Nō ARTIGIANI ITALIANI. Come e perché lo avete scelto.

Come gruppo siamo legati alla cultura giapponese dei samurai e nello studio del nome dei nostri brand cerchiamo sempre di inserire dei rimandi a quel mondo. Per la linea di maglieria ci siamo appassionati al teatro Nō, una tipologia di teatro tradizionale che si caratterizza per gli improvvisi colpi di scena che disorientano gli equilibri della rappresentazione. Personalmente ci è piaciuto legare questo senso di sorpresa che sconvolge gli schemi, al mondo della moda, pensando il nostro brand come un colpo di scena nel modo di concepire le aziende di moda in Italia.

– Cosa ritenete vi distingua o caratterizzi rispetto agli altri marchi di maglieria già presenti sul mercato?

Il fatto di essere parte di una realtà più grande non limitata all’abbigliamento e in cui convivono più anime come ad esempio il mondo delle fragranze Mirko Buffini Firenze. Il filo conduttore tra queste realtà è il nostro gusto, che si traduce inevitabilmente nella ricerca di filati e forme particolari per la maglieria, o in materie prime pregiate e un packaging sofisticato per le essenze.

– La vostra storia. Come si compone l’azienda, chi siete e quali sono le vostre esperienze precedenti.

Tutte le realtà di cui ci occupiamo sono seguite dalla holding ITALIAN TOUCH Firenze i cui CEO siamo io e Mirko Buffini, ma per ogni ramo specifico dell’azienda abbiamo anche degli associati con cui sviluppiamo i singoli progetti.

Personalmente sono sempre stata legata al mondo della moda, infatti, dopo l’Istituto d’Arte e il Polimoda, ho lavorato presso l’azienda di mio padre, la Elisabetta Franchi, di cui seguivo lo sviluppo degli accessori e tutta la parte commerciale dei monomarca nel mondo. Sicuramente un’esperienza impegnativa che mi ha insegnato moltissimo.

Mirko Buffini è invece più legato alla sfera del benessere poiché possiede dei saloni estetici ed è per questo che si è da subito interessato allo sviluppo di una linea di profumi di alta gamma.

– Cosa spinge due persone ad unirsi per creare un progetto così ambizioso in questi tempi?

Io e Mirko siamo legati da un grande rapporto di amicizia e quando la domenica sera ci ritrovavamo per l’aperitivo con tutta la nostra compagnia, ci dicevamo che prima o poi avremmo dovuto creare un business insieme.

Un giorno per il suo compleanno gli ho regalato un profumo di nicchia che lo ha incuriosito a tal punto da spingerlo a cercare delle aziende italiane in grado di realizzare un prodotto del genere, e non appena ha trovato delle realtà produttive interessanti su cui poter investire, mi ha chiesto di lanciare insieme il nostro business. Io ho accettato subito perché confrontandoci, ci siamo accorti di condividere gli stessi valori morali sul concetto di azienda, che deve basarsi sul rapporto umano e sul fare le cose con passione.

Per molti siamo due pazzi scatenati, ma questa azienda è il frutto di un sogno comune che vedevamo possibile e realizzabile.

– Che tipo di ricerca prevede il concept Nō ARTIGIANI ITALIANI?

L’anima creativa di Nō ARTIGIANI ITALIANI siamo io e Marco Capaccioli e sin dalla prima collezione la nostra ispirazione vede il principale riferimento nella cultura giapponese; inoltre dai nostri viaggi nascono idee per stampe e texture particolari da riprodurre in maglieria.

Inizialmente ci siamo appoggiati allo studio Paolo Pecora di Milano per aiutarci con i fitting e le proporzioni, poi osservando i dati di vendita abbiamo notato che ciò che progettavamo autonomamente aveva un discreto successo commerciale, perciò abbiamo deciso di proseguire questo percorso.

Devo dire che non ci aspettavamo così tanti riscontri sia da parte della stampa che nelle vendite, ma probabilmente ciò è dovuto al background acquisito in ambito commerciale, che ogni volta mi spinge ad aggiungere quel “quid” mancante per rendere un prodotto accattivante e vendibile. Non sono assolutamente una stilista e non mi sento di esserlo, ho i piedi ben fissati a terra, ma ritengo che oggi esistano nuove figure fondamentali che debbano affiancare lo stilista poiché la poesia e lo stile, da soli non bastano. E’ vero che con la pura ricerca estetica nascono dei capolavori, ma se non riescono ad incontrare il gusto dell’acquirente, non si riesce a fare fatturato e portare avanti il progetto.

– Novità nel futuro.

Nel futuro miriamo allo sviluppo e alla diffusione di entrambi i progetti.

Per la maglieria Nō ARTIGIANI ITALIANI vogliamo realizzare una distribuzione mirata in negozi di target medio alto, mentre per le fragranze Mirko Buffini Firenze siamo orientati a sviluppare sempre più progetti all’estero con corner e boutique monomarca. Al momento abbiamo show-room che ci rappresentano a Tokyo e a Hong-Kong e a febbraio siamo stati selezionati come unico brand italiano tra le novità dal grande department store giapponese Isetan, sembrerà ovvio, ma siamo davvero entusiasti del fatto che l’altissima qualità di un brand di nicchia così giovane sia stata recepita a pieno dai mercati esteri.

Inoltre, presto apriremo a Prato il nostro grande head-quarter di 4000mq in cui conviveranno il maglificio che abbiamo rilevato dalla famiglia di Mirko e i laboratori di profumeria dediti allo sviluppo di nuove linee per la detersione e di creme.

Alessandro Masetti – The Fashion Commentator

Un ringraziamento particolare a Claudia Cènnamo per la grande disponibilità e a Luana dell’Ufficio Stampa.

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

4 Comments on “Intervista a Nō ARTIGIANI ITALIANI

  1. Non conoscevo ancora questo marchio di emergenti, molto interessante e originale!
    Mi è piaciuto molto il ragionamento che hanno fatto gli stilisti dietro la scelta del nome!
    Come sempre le tue domande erano molto intelligenti e complimenti al brand per le risposte interessanti che ti hanno dato!

    XOXO

    Cami

    Paillettes&Champagne

  2. Ale che bella questa intervista!! Mi piace il modo in cui ci hai fatto conoscere questo nuovo brand, che si è rivelato una piacevole scoperta!
    Bellissimo l’effetto washed sui cardigan…credo proprio che farò una ricerca più approfondita per sapere dove trovare No Artigiani Italiani 😉

    Un abbraccio,
    KALEIDOSCOPIC MIRROR

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