FashionLoop

FashionLoop, la nuova rubrica su The Fashion Commentator

3…2…1… è arrivato FashionLoop!

Il nuovo appuntamento sui corsi e ricorsi della moda.

Tra i nuovi propositi di quest’anno mi ero ripromesso di creare una “visione nuova” per il blog, ecco allora la rubrica FashionLoop!

L’idea non è nuovissima, l’ho già sperimentata nei quasi cinque anni di blogging sia sulla pagina Facebook che in molte delle analisi delle collezioni (vedi Gucci SS2013 o nei vecchissimi post Stream of Consciousness), ma ora è giunto il momento di dedicarle uno spazio in primo piano!

Ma che è FashionLoop?

Niente di più semplice. Avendo l’opportunità di assistere a sfilate e sfogliare monografie con foto d’archivio, mi sono accorto di come la moda si sia continuamente ripetuta sia a lungo che a breve termine. Non solo attraverso i revival di stili e tendenze, ma anche con la vera e propria riproposizione di specifici capi e accessori, creando inevitabilmente una ciclicità continua che negli ultimi tempi ha addirittura diminuito il suo raggio d’azione temporale, riproponendo tutto direttamente da una stagione all’altra.

Qui potresti obiettare “Ah beh, capirai, hai scoperto l’acqua calda!”

Lo so fin qua niente di nuovo, ma dato che ho una buona memoria fotografica e per ogni collezione che vedo riesco facilmente a ricordare da dove lo stilista abbia potuto trarre ispirazione; allora mi sono detto: perché non condividere questi riferimenti iconografici estemporaneamente senza doverli per forza relegare nelle recensioni sfilate? Un rubrica è proprio quello che ci vuole!

Sia ben chiaro, il mio intento non è denigrare o smascherare stilisti che “copiano” il lavoro altrui, ma più che altro di condividerne l’ispirazione confrontando immagini d’archivio con pubblicità e foto odierne, e al massimo una didascalia per contestualizzare il tutto.

FashionLoop - Carla Bruni in Versace, January 1995 - Louis Vuitton by Marc Jacobs SS 2013

Il nome

Fin qua, tutto bene, ma il vero dilemma è nato con la domanda: come chiamo la rubrica?

Nonostante avessi spremuto a dovere le meningi, non ero affatto contento del risultato perciò ho preferito chiedere aiuto sulla pagina Facebook e non smetterò mai di ringraziare la mia amica e collega Paolina per aver trovato questo nome perfetto e “hashtaggabile” che esprimesse la ripetizione continua (in gergo tecnico “loop”) della moda: FashionLoop!

Grazie Alessandro, è tutto molto bello, ma quindi oggi che ci fai vedere?

FashionLoop number 1

Come prima comparazione parto alla grande con l’ultimo soprabito della collezione Spring Summer 2015 di Prada caratterizzato da un motivo pseudo patchwork a pattern tappezzeria.

La forma orientaleggiante leggermente oversize mi ha riportato subito alla mente la famosa collezione Maison Martin Margiela Fall Winter 1999 in cui i piumoni da letto furono trasformati in piumini, foderati a loro volta da bizzarri copri-piumoni realizzati assemblando lenzuoli vintage dai pattern fiorati o a righe. La particolarità dei copri-piumini stava nella loro versatilità, infatti una volta rimosso il piumino, diventava un abito leggero simil-kimono, proprio come quello proposto da Sua Santità Miuccia Prada per questa estate.

La comparazione però non finisce qui, infatti l’effetto patchwork di Prada ricorda il piumino della collezione Walter van Beirendonck Fall Winter 1999, la cui forma a sua volta è molto vicina all’idea di Margiela (non a caso provengono entrambi dalla Royal Academy of Fine Arts di Anversa).

FashionLoop - Prada ss2015 - Margiela fw1999 - Walter van Beirendonck fw1999

In quanto a cicli e ricicli non siamo partiti affatto male, no?

Alessandro Masetti – The Fashion Commentator

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

16 Comments on “FashionLoop, la nuova rubrica su The Fashion Commentator

  1. Finalmente, ero in trepidante attesa di questa rubrica!!
    A me piace molto l’idea, è bello poter vedere cosa “torna di moda” nel corso degli anni!
    Si capisce benissimo che non lo fai in tono discriminatorio comunque!
    In effetti solo una persona con grande memoria fotografica e ampia cultura come te poteva farla una rubrica del genere!

    XOXO

    Cami

    Paillettes&Champagne

    1. Cami sei troppo gentile! Come ti ho detto altre volte durante le nostre passeggiate in centro, più che altro sentivo che non potevo relegare il tutto ad una mera condivisione sui social, quindi ho voluto apportare qualcosa in più anche sul blog, come sempre filtrato dal mio tocco personale, sennò che blog sarebbe?! 😉

  2. Ti sono vicina, in quanto anch’io sto lanciando rubriche e come ben sai, il nome è un grande passo!
    Ottima l’idea della tua collega e bellissima l’idea della rubrica, che anche se non totalmente “manifesta e manifestata”, in questi 5 anni di blog era sempre presente, così come i tuoi collage e richiami, sempre molto precisi, accurati e sensazionali.
    Non vedo l’ora di leggere la prossima “puntata”.

    In bocca al lupo – per così dire – per questo nuovo progetto!

    bacio
    Greta | http://www.inmodaveritas.com

  3. Bella l’idea di questa rubrica! Ho letto nei commenti, che già sulla tua pagina di Facebook parlavi di questo argomento, allora devo dirti che hai fatto proprio bene ad aprire un rubrica sul blog 😉 Anche perchè di spunti c’è ne sono davvero tanti!!

    KALEIDOSCOPIC MIRROR

  4. Io ti ho visto all’opera “live” ad AltaRoma e mi aveva colpita la tua cultura e memoria fotografica… Questa rubrica DOVEVA esistere. Felice di seguirla!!!

  5. E’ un argomento molto interessante: i corsi e ricorsi, le “ispirazioni” e gli scopiazzamenti palesi sono all’ordine del giorno. Forse sono anche inevitabili perché è difficile inventare qualcosa di veramente nuovo. Ho cominciato ad osservare la cosa da un altro punto di vista. Ci sono delle collezioni che influenzano la moda per decenni. Non è detto che esse stesse abbiano succeso, ma si infiltrano e come per osmosi permeano la creatività degli altri designer. Infatti, se ne fossi capace, mi piacerebbe scrivere dei post su questo: quali sono o sono state le collezioni più “potenti” della storia? Ma probabilmente sei più bravo tu, potremmo tentare un 4 o 6 mani!!

    Cecilia
    http://www.modeskine.com

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