Fashion exhibition

LVMH Les Journées Particulières – Visita all’archivio Emilio Pucci di Granaiolo

Come ben sapete dai precedenti post sull’evento e dalle tantissime foto condivise sui profili social del blog, il 15 e 16 giugno in Europa si sono tenute Les Journées Particulières, l’iniziativa che ha aperto le porte di laboratori, cantine, luoghi di produzione, boutique storiche e show-room di tutti i marchi del gruppo LVMH. Dopo l’entusiasmante tour nei laboratori Bulgari, ho avuto il piacere di ri-visitare l’archivio della maison Emilio Pucci negli ambienti della Villa Pucci a Granaiolo, una piccola frazione tra le colline nei dintorni di Empoli (Firenze).

 

LVMH Les Journées Particulières - Visit to the Emilio Pucci archive in Granaiolo

Il percorso di visita ha inizio con BLACK LOVES WHITE, una mostra dedicata ad una selezione di abiti ispirati al contrasto bianco e nero, uno dei temi più importanti della produzione Pucci che, al contrario di quanto si possa pensare, occupa grande parte dell’archivio, soprattutto negli anni più recenti con l’avvento del designer norvegese Peter Dundas, che nonostante l’appeal contemporaneo e cosmopolita, ha creato un forte legame con l’heritage del brand non limitandosi banalmente alla reinterpretazione delle classiche stampe Pucci. L’allestimento curato dal visual artist Felice Limosani e da Alessandra Arezzi Boza (direttrice archivio Pucci), tramite un gioco di triplici specchi e riflessi, metteva in luce ogni minimo dettaglio degli abiti, facendoli godere a 360° in tutto il loro splendore, trasportando l’osservatore in un’altra dimensione, ad esempio, nell’atelier tra i minuziosi ricami fatti a mano; sul red carpet con le dive del nostro tempo vestite da Dundas o negli anni 50, alle sfilate in giro per il mondo nelle quali il marchese Emilio Pucci mostrava fiero la sua italianità conquistando buyer e stampa.

Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Wedding Dress by Peter Dundas
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Wedding Dress by Peter DundasArchivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Dress by Peter Dundas
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - 50s
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - 50s Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - 50s
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - 50s
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Pearls Bikini
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Dress by Peter DundasArchivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Dress by Peter Dundas 
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Dress by Peter Dundas
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves WhiteArchivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves WhiteArchivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Dress by Peter DundasArchivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves White - Dress by Peter Dundas 
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Black Loves WhiteArchivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Emilio Pucci original furnitureArchivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Emilio Pucci original furniture
 
 
Il percorso continuava nelle sale adiacenti dove alcuni studenti del Polimoda, insieme agli abili sarti della maison che lavorano nello stabilimento produttivo di Bologna, erano intenti a dar vita ad una mini collezione di abiti Pucci, mostrando al pubblico quanto lavoro certosino richieda ogni singolo capo.
 
 
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Workshop
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Workshop
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Workshop Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Workshop Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Embroidery
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Workshop
 
 
Proseguendo lungo il tour, nella grande sala in cui sono custoditi gli armadi contenenti solo una millesima parte dell’archivio, il visual artist Felice Limosani ha presentato una video installazione dedicata al processo creativo e produttivo per realizzare un capo Pucci. Su un’interminabile sequenza di teli sospesi a mezz’aria sono proiettate le animazioni caleidoscopiche dei classici stampati della maison: ogni telo simboleggia una singola fase del processo creativo e produttivo, fino ad arrivare all’ultimo telo, in cui le immagini sono nitide e chiare; è lo stadio del prodotto finito, che però senza gli altri non potrebbe esistere.
 

Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Felice imosani video installation Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Felice imosani video installation
 
 
Il percorso si conclude in un altro ambiente da poco rinnovato ed inaugurato proprio in occasione delle Les Journées Particulières. Si tratta di un grande open space che Laudomia Pucci ha pensato di dedicare alle future generazioni di designer e studiosi che si avvicenderanno nell’archivio Pucci per workshop e altre attività. Durante la due giorni di LJP è diventato la succursale del laboratorio delle stampe, dove i designer responsabili, insieme ad una squadra di studenti, hanno realizzato i disegni definitivi per un’edizione speciale di foulard che saranno venduti esclusivamente nelle boutique Emilio Pucci di Roma e Parigi.
 

Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Print workshop
Sketch for the scarf of the Emilio Pucci Roman boutique Piazza di Spagna
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Print workshop
Sketch for the scarf of the Parisian Emilio boutique in Avenue Montaigne
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Print workshop
Archivio Emilio Pucci - Les Journées Particulières - Print workshop
 
 
 
Come al solito, la visita alla villa di Granaiolo è stata un’esperienza affascinante che andrebbe rifatta in continuazione nella speranza prima o poi di riuscire a vedere tutti i capi dell’archivio in cui passato e futuro si mixano nel nome dell’eccellenza italiana firmata Emilio Pucci.

Archivio Emilio Pucci Granaiolo
 
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
 
Un ringraziamento speciale a tutto lo staff Emilio Pucci, in particolar modo a Simona 

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

39 Comments on “LVMH Les Journées Particulières – Visita all’archivio Emilio Pucci di Granaiolo

  1. Quanto mi sto mangiando le mani da uno a 10 ora??!
    Che peccato essermela persa questa visita!
    Scoprire così da vicino la storia e le creazioni storiche di Pucci sarebbe stato davvero stupendo!
    Adoro il brand e l’abito bianco con il mega scollo sulla schiena e lo strascico rispecchi la classe che da sempre mi affascina!

    XOXO

    Cami

    Paillettes&Champagne

    1. Cami non farmi dire “te l’avevo detto!!!” 😉
      Non ti preoccupare ci torneremo per la prossima edizione, magari con i futuri acquisti italiani di LVMH riusciamo ad andare anche in altri posti vicino a Firenze! 😉

  2. Sono letteralmente sedotta dall’atmosfera che riesco a respirare attraverso le tue parole e scatti.
    Il lavoro certosino, minuzioso e dettagliato. La scelta di colori, i campionari, le trasparenze, gli intarsi, i decori, i colori, tutto.
    Un lavoro sicuramente immane ma il risultato dà sempre tanta soddisfazione quando sfila in passerella.
    I completi bianchi con i giochi a crochet e i dettagli in pizzo mi hanno letteralmente ammaliata!

    Greta ♡ In Moda Veritas

    1. Greta, figurati io che c’ero! Sono rimasto lì per più di due ore infatti i digital pr mi hanno detto “ma ancora qui sei?” ahah Si erano stupiti del fatto che fossi rimasto a guardare la mostra così a lungo. Mi dispiace per le foto che non sono al meglio ma le condividevo direttamente sui social. La prossima volta mi auguro di avere dietro una reflex con super zoom per i dettagli! 😉

  3. Ale i tuoi post su queste giornate particolari LVMH sono semplicemente spettacolari. Ci rendi tutti un po’ partecipi di tanta bellezza.
    Da quando l’ho “visto” sfilare sono innamorata del primo abito bianco in stile gitano di Dundas.
    Qualche volta mi piacerebbe poter vedere qualche installazione di Felice Limosani.
    Comunque hai ragione, è il genere di pellegrinaggio che bisognerebbe fare ogni anno.

    Alessia
    ElectroMode

  4. Caro Alessandro,

    sono stata in montagna a trovare la mia mamma e lì pensavo di leggerti, perchè i tuoi post vanno letti con calma , e gustati, purtroppo la connessione wifi del paesino mi ha tradita e sono rimasta una settimana a fare Heidi con le caprette . Hai avuto una settimana intensa e interessante con eventi molto piacevoli e di spessore , e questo mi fa felice perchè so quanto tu ami quello che stai facendo .
    Condivido tutto quello che hai scritto nei vari post , ma quello che più mi ha colpito è stato quanto hai scritto sulla sfilata di Armani, che io adoro proprio per gli stessi motivi che tu hai così bene esposto . Immagino anche come tu da Fiorentino abbia gustato la visita di Pucci, percepisco il tuo entusiasmo ……
    Da donna , quindi curiosa per antonomasia , avrei voluto essere lì con te durante l’incontro con la Signora Sozzani ,che a me piace moltissimo con quei suoi vestitini sempre così bon ton e naturalmente non solo per questo .
    Grazie per il tuo delizioso commento

    a presto

    ave

    1. Ave, pensa che ti sei disintossicata dal web, e ogni tanto ci vuole! Grazie per esserti letta tutti gli ultimi post, sono lunghi però spero di essere riuscito a trasmettere in pieno le emozioni che ho vissuto, insieme al solito punto punto di vista “critico” che ci vuole sempre per dare del contenuto ai post, non facendoli diventare una semplice lista di cose fatte e viste. Sono sicurissimo avresti apprezzato la Sozzani perché con noi lettori è sempre stra-disponibile ( figurati che si ricordava anche di me per via dei commenti che le scrivo sul blog!). Per la visita all’archivio Pucci sono più che sicuro l’avresti apprezzata non solo per gli abiti, ma anche per la location immersa nel verde di un parco sterminato ridisegnato da Gae Aulenti. Bellissimo.

  5. Pucci è da sempre tra i brand che stimo di più, rimasto fedele negli anni al proprio stile e mai alle mode passeggere del momento.
    A proposito: ero in giro per Venezia la scorsa settimana, Ale, e ti ho pensato davanti alla vetrina di Bulgari. Ho visto le borsette e i dettagli e mi sono ricordata del tuo preziosissimo articolo in merito. Sei sempre il numero uno!
    Bacio!
    Nunzia ♡ ENTROPHIA.IT

  6. L’archivio Pucci rimarrà sempre aperto al pubblico? Sarebbe grandioso poter vedere quello che hai magistralmente raccontato tu con parole e immagini…!

    1. Ciao Ida! Purtroppo no, infatti queste giornate particolari sono una grandissima occasione per gli amanti del brand di conoscere non solo i pezzi d’archivio, ma proprio come nasce un capo Pucci. Ho chiesto se in un futuro verrà mai aperto quello nella sede di Palazzo Pucci in centro a Firenze, per il momento no, però come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire… e io ne ho tante, sia di speranze che di pazienza! Sarebbe un fiore all’occhiello per una città come Firenze dove sorgono i più prestigiosi musei di moda (e non solo) del mondo.

  7. Oh mio dio che sogno!!!
    Hai spiegato tutto benissimo e fatto delle ottime foto, grazie per questa testimonianza. Mi piacerebbe poter studiare gli archivi delle grandi maison, poter visitare i laboratori e parlare con le sarte e ricamatrici.. queste iniziative sono perfette per noi del settore, sono felice che le organizzino!
    Mi sono salvata la foto dell’abito pantalone bianco e nero, con qualche modifica mi piacerebbe rifarlo per me 🙂

    Un bacio!

  8. Voglio assolutamente accaparrarmi un foulard dell’edizione limitata, li pretendo!!!!
    Io sarei impazzita al tuo post, amo da sempre il marchio Pucci, per colori e stampe e passare una giornata nel “backstage” sarebbe un sogno!!!
    Ma non sono sempre aperte al pubblico?? nel caso andrei sicuramente.

  9. che meraviglia, tra disegni, pizzi e ricami ( per non parlare delle linee) ho riguardato le immagini mille volte. credo che la possibilità di guardare con attenzione dal vivo questi capi sia più che una gioia un vero onore!

  10. Un esperienza magnifica direi, fortunatamente ho avuto modo di approfittarne anche io!
    Ho apprezzato moltissimo l’esposizione, il percorso era ben organizzato e stimolante, e ho trovato geniale l’idea del nuovo open space, vedere la creazione delle stampe dal vivo è stata un’esperienza unica!
    Spero anche io di aver modo di visitare l’archivio completo di Emilio Pucci!

    G.

    GFD by Giorgio Schimmenti

  11. Io credo che sarei potuta rimanere tranquillamente qualche ora nelle sale dove lavoravano i sarti e le sarte.
    Un po’ dello spettacolo che hai visto è arrivato anche a me.
    Grazie:)

    1. Non avevo mai visto nulla di simile!! Sapevo dell iniziativa ma gli appuntamenti previsti erano fissati in date in cui non potevo…peccato! Se si ripeterà cercherò di esserci x apprezzare in pieno l arte dei maestri italiani! Bellissimo l abito odalisca a fantasia bianco nera!

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