New Talents

New Talents – VINCENT Fall Winter 2013/14

Nella collezione Vincent Autunno Inverno 2013/14, il designer emergente Vincent Billeci continua il viaggio iniziato con la Primavera Estate 2013 e ci conduce alla scoperta della sua Sicilia; quella delle tradizioni popolari scolpite nei ricordi d’infanzia, come ‘u fistinu ‘ra Santuzza (la festa di Santa Rosalia) che con il carro allegorico e le monumentali luminarie accende e colora le vie di Palermo fino al mare.

 
 

Contemporanea Tradizione

Tradizioni popolari, sì, ma proiettate nel futuro e raccontate attraverso abiti dalle silhouette minimali e sovrapposizioni materiche che strizzano l’occhio alla couture più attuale. Le organze cangianti ricordano le glassature multicolore dei dolci tipici, mentre le camicie dalle stampe pop e le gonne high tech in pizzo tempestate di cristalli colorati rivelano l’ispirazione alle luminarie della Santuzza e ad artisti contemporanei come Massimo Bartolini e Mariagrazia Pontorno.

 

Vincent Billeci - FW 2013/2014
Cassata Siciliana – Vincent FW 2013/2014
Mariagrazia Pontorno light installation for LaRinascente - Vincent Billeci FW 2013/2014
Mariagrazia Pontorno light installation for LaRinascente – Vincent FW 2013/2014
Massimo Bartolini, Basements - Vincent Billeci FW 2013/2014
Massimo Bartolini, Basements – Vincent FW 2013/2014
Massimo Bartolini, Basements - Vincent Billeci FW 2013/2014
Massimo Bartolini, Basements – Vincent FW 2013/2014
Massimo Bartolini, Basements - Vincent Billeci FW 2013/2014
Massimo Bartolini, Basements – Vincent FW 2013/2014 
Massimo Bartolini, Basements - Vincent Billeci FW 2013/2014
Massimo Bartolini, Basements – Vincent FW 2013/2014 
Santa Rosalia feast lights - Vincent Billeci Fall Winter 2013/2014
Santa Rosalia feast lights – Vincent Fall Winter 2013/2014 
Santa Rosalia feast lights - Vincent Billeci Fall Winter 2013/2014
Santa Rosalia feast lights – Vincent Fall Winter 2013/2014

 

Sacro e Profano

I casti “vestiti della vocazione” in bianco e nero diventano sensuali abiti da sera con spacchi laterali lungo la schiena o eleganti gonne bon-ton chic con vezzosi volant; mentre la sacra rosa legata al culto di Santa Rosalia diventa un prezioso charm lavorato a sbalzo dagli antichi argentieri palermitani per la Rosalie-BAG, la nuova nata nella famiglia delle pochette ex-voto di cui la Vincent Cow-bag è capostipite.
 
 
 VINCENT Fall Winter 2013/14 VINCENT Fall Winter 2013/14 
Vincent Billeci - Fall Winter 2013/2014 - Santa Rosalia
Santa Rosalia – Vincent Fall Winter 2013/2014
Vincent Billeci - Fall Winter 2013/2014 - Rosalie bag
Vincent Billeci – Fall Winter 2013/2014 – Rosalie bag
Vincent Billeci - Fall Winter 2013/2014 - Red Cow bag
Vincent Fall Winter 2013/2014 – Red Cow bag

 

Arcobaleno di gioia

Le miriadi di sfumature che vanno dal magenta al violetto, passando per il menta, l’arancio ed il rosa confetto sono un omaggio ai colori della felicità: i colori dei dolci e delle caramelle gommose che i bambini ammirano alle bancarelle delle feste. Un arcobaleno di gioie candite equilibrate dal rigoroso dualismo grafico del contrasto bianco/nero di pizzi e giacche.
 
 VINCENT Fall Winter 2013/14 VINCENT Fall Winter 2013/14 
 VINCENT Fall Winter 2013/14 VINCENT Fall Winter 2013/14
 
 
Con la collezione Autunno Inverno 2013/2014 Vincent Billeci dimostra di aver acquisito in poco tempo uno stile più maturo, molto vicino allo spirito del nostro tempo, ma unico nel suo genere. Uno stile intimo e personale che parla la lingua universale ed archetipica delle tradizioni popolari di ieri e di oggi.
 
 
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
 
Per vedere la collezione intera cliccare qui.
 
Credits
Art director: Vincenzo Billeci
Photographer: Vito Faugiana
Image consultant:  Antonio Schimera
Hair&MakeUp:  Marika Bongiardino
Model: Pavlina Eneva (Urban Management)
 
Credits for Sicilian references and photos

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

31 Comments on “New Talents – VINCENT Fall Winter 2013/14

  1. DECISAMENTE una collezione bellissima. Davvero.
    Se Dolce&Gabbana riportano lo sfarzo siciliano, lui lo minimalizza, ma con quel tocco che ti fa dire “si, è siciliano”.
    Stupenda, davvero, e bellissima recensione!! 🙂

  2. Non conoscevo Vincent, quindi grazie per aver ampliato i miei orizzonti!
    Alcuni capi sono molto carini!!
    Ale, tu sei davvero bravissimo!! Il modo in cui riesci ad accostare gli abiti con oggetti, opere d’arte e cibo mi fa davvero impazzire!

    XOXO

    Cami

    Paillettes&Champagne

    Ps: hai visto cosa sono finalmente riuscita a fare nella firma??!!

  3. Mi piace tutto: i colori, le silhouette, le stampe, i materiali che hanno un tocco avveniristico.
    Bravissimo lui e anche tu, ovviamente!
    Non lo conoscevo o meglio di lui conoscevo – e l’ho scoperto col tuo post – solo la Cow Bag che trovo adorabile.
    Sono sempre più esaltata dalle proposte dei giovani talenti.

    Alessia
    ElectroMode

  4. Mi è piaciuta forse di più la tua descrizione che la collezioni in se!Mi hanno colpito gli abiti neri più di tutto, però come rappresentano la Sicilia Dolce e Gabbana secondo me è il top…o forse è solo perchè io la vedo molto più barocca che minimal!

  5. Bellissima recensione, mi piace molto il lavoro di questo giovane talento, in particolare il look che hai accostato all’istallazione di Maria Grazia Pontorno ed i vestiti quasi monacali “della vocazione”. Ho apprezzato un po’ meno i capi metallizzati perché effettivamente sono lontani dai miei canoni, in generale però è un ottimo lavoro e mi fa molto riflettere come l’idea di partenza sia la Sicilia proprio come nelle collezioni di Dolce&Gabbana, ma i risultati mi sembrano diametralmente opposti sia per quel che riguarda i tagli, le linee e i colori he qui sono molto più neutri e puliti.

    http://potpourrinne.blogspot.it/

  6. ciao Alessandro,

    post come al solito molto bello, bellissimi gli accostamenti , graditissimo quello con la cassata .
    Non commmento il fatto che la Sicilia sia diventata una comune fonte di ispirazione per numerosi stilisti e che ciò inevitabilmente toglie quella
    aurea magica della novità. Come sempre rimango perplessa sui materiali utilizzati ( una volta si chiamavano tessuti, ora penso sia impossibile usare questa “antica definizione”), interssanti se li osserviamo come innovazione e ricerca , ma
    pensiamo davvero che sia così facile indossarli ? Già mi sembrano discutibili indossati da una
    modella , mi riesce molto difficile immaginare quale tipo di donna ,in un contesto che non sia
    quello del fashion potrebbe acquistarli .
    Molto carine le pochette .
    Caro Alessandro tu sai che io sono molto pragmatica , alla fine dopo tante belle parole
    sono le vendite che decretano il successo di
    uno stilista .

    Buona domenica
    Ave

  7. Alessandro, devo dire che per me è stata una scoperta! Mi sento un’aliena a non verlo conosciuto prima! E dire che siamo conterranei….davvero molto singolare il modo in cui la nostra cultura influenza il suo lavoro, molto diverso dal modo di interpretare la Sicilia da Dolce e Gabbana.
    Molto interessante, grazie di avermelo fatto conoscere!
    Ti mando un grande abbraccio,
    xoxo M
    http://www.fashionspiesmg.blogspot.it

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