Fashion Show

Milan Fashion Week – Short report of my second day

Secondo giorno di sfilate e come promesso ecco un altro post leggero per mostrarvi un po’ di fashion week in diretta, in attesa dei post dedicati alle singole collezioni (scusate ma ci tengo a ribadirlo!).

Milano è paralizzata dalla neve, o meglio, il popolo della moda è completamente paralizzato dal freddo e dalla neve. Ascoltando i fotografi che mormorano in attesa di prede da catturare con i loro obiettivi ho sentito che quest’anno, causa condizioni climatiche davvero sfavorevoli, lo street-style è sottotono. Ovviamente dipende da chi vuoi fotografare!
Stiamo forse assistendo ad un ritorno all’eleganza e alla sobrietà? No, è solamente davvero molto freddo.
 
 

Davanti il teatro di Krizia in via Manin, il solito stuolo di clienti e buyer affezionati alla “Signora” e tra i vari amici blogger e fotografi, mi ritrovo anche a fianco di Filippa Lagerback. In passerella un cambio di rotta sexy rispettando gli elementi icona del brand, dalle spalline larghissime, ai tacchi vertiginosi, oltre al plissé e alle belve feroci cn le fauci spalancate. A sorpresa anche due look maschili, il segno di (ri)apertura anche al menswear?

 
 
 
 

Nel tardo pomeriggio la sfilata di Daniela Gregis nella basilica di Sant’Ambrogio, sotto un’incessante neve. Una collezione “rurale” con ispirazioni artistiche negli stampati colorati. La vera emozione? Vedere Benedetta Barzini che sfilava in passerella dopo averne parlato nemmeno una settimana prima nel post dedicato a Gucci.

 

 
Benedetta Barzini
 
 
In serata ho partecipato al party di Vogue e Pinko in cui è stato lanciata “Pinko Bag for Ethiopia”, una capsule collection di sei Pinko Bag ridisegnate da Marina Spadafora a sostegno di Fashion for Development, il progetto internazionale che da anni si batte per lo sviluppo dei paesi del terzo mondo attraverso la moda. 
Un omaggio alla cultura e alle popolazioni del Corno D’Africa, necessario per la loro autonomia, salvaguardando ed incrementando l’artigianato locale.
 
Molto presto leggerete anche un post totalmente dedicato a questa iniziativa.
 
 
  
Anche i grembiuli dei camerieri erano in pieno mood con la serata!!!

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

20 Comments on “Milan Fashion Week – Short report of my second day

  1. ciao Alessandro , che bello, sono qui al calduccio e mi vedo il tuo reportage!
    Daniela Gregis non la conoscevo, ma devo dire che è una piacevole scoperta . Andrò a “googlarla ” per saperne di più . Di Benedetta Barzini ne ho già parlato : se lavorasse in tv si direbbe che “buca lo schermo “….qui non di può dire che che “buca i vestiti” ma il concetto è quello .e tu sai cosa voglio dire.
    Sulla flora e la fauna , in realtà più fauna che flora che popola l’area della sfilate non mi dilungo: che a febbraio fa freddo non è una cosa strana , che spesso nevica ,nemmeno , che ci sono previsioni meteo più che attendibili è risaputo, vorrei sapere per quale strano meccanismo cerebrale ( supponendo che l’organo in questione sia presente)la gente si presenta vestita in quel modo ? ansia da prestazione? smania di farsi notare? desiderio di essere fotografate ?
    eppure tutte queste ragazze non sono contadinelle dei masi dell’Alto Adige che si trovano a passare da quelle parti per caso, sono “guru” della moda ! preparare due mise …una per giornate calde e una per il freddo ….troppo ? poi smettiamola di andare in giro in pieno inverno con le gambe nude (livide di freddo), non è nè chic nè sano! scarpe e borse bianche a febbraio ?no !!anche se ad indossarle sono stylist (?)molto presenti sul web ….per oggi può bastare !
    Deliziosa la foto di quel giornalista di Vogue (un altro da gogglare) sulla porta …sguardo molto eloquente !
    Dimenticavo di Marina Spadafora…sai che da ragazza andavo spesso a Bolzano nel loro negozio a fare shopping ?

    Buona giornata

    ave

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