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Paris Haute Couture Spring Summer 2013: Italians do it better!

A Parigi durante la settimana di sfilate dedicate alla haute couture per la primavera estate 2013 è andato in scena un vero e proprio scontro tra i couturier francesi e l’avanzata dei maestri italiani. Quattro le categorie in cui gli stilisti sembrano essersi cimentati cercando di conciliare le necessità delle donne contemporanee con la dimensione del “sogno principesco” che solo l’alta moda riesce a trasmettere.

 
 
Paris Haute Couture Spring Summer 2013 - Dior, Valentino
Paris Haute Couture Spring Summer 2013 – Dior, Valentino (details)
 
 

CONTEMPORANEITA’
L’arrivo di Raf Simons in casa Dior ha stravolto il concetto di haute couture, rendendola sobria ed attuale grazie alla ricerca di materiali quasi high tech ed allo studio di volumi fortemente geometrici che ci ricordano gli esordi del fondatore della maison. Questo ritrovato purismo formale di linee pulite ed essenziali, si scontra con la poesia di Giambattista Valli, l’italiano trapiantato a Parigi interprete di uno stile romantico contemporaneo destinato alle star e alle giovanissime socialité di tutto il mondo. Come al solito tra i pezzi forte della collezione: total look animalier, copiose composizioni floreali e gli immancabili gioielli scultura di Luigi Scialanga.
 
 
Dior - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Dior – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Giambattista Valli - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Giambattista Valli – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
 
 
SENSUALITA’
Il mood sexy e sfrontato pervade anche la haute couture, è questo il caso del confronto tra Alexandre Vauthier e Atelier Versace. Il primo è minimale e graffiante con scolli e spacchi vertiginosi impreziositi da collari o cavigliere dorate. Donatella Versace invece osa con le trasparenze: i tailleur gessati diventano sculture moderne dai tagli fluidi con spalline in pelliccia e polsiere d’oro che riportano alla mente le donne gladiatore. Per la sera: abito lungo total white con dettagli fluo o corto plissettato stile peplo, perché nonostante l’appeal trasgressivo, l’antichità classica rimane un must nei riferimenti culturali della maison.
 
 
Alexandre Vauthier - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Alexandre Vauthier – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Atelier Versace - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Atelier Versace – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
 
 
VIAGGIO

E’ il turno di due grandi creativi che hanno incentrato le loro collezioni sul concetto di viaggio. Jean Paul Gaultier ci porta in India stravolgendo completamente le silhouette dei costumi tradizionali, stando attento però a mantenere ed enfatizzare i colori tipici della regione attraverso le contrastanti sovrapposizioni di veli ricamati.
Re Giorgio invece, con la sua collezione Armani Privé ci conduce su un tappeto volante alla scoperta del Medio ed Estremo Oriente, fondendo culture e costumi grazie alle mani di nobili artigiani italiani. Splendidi i completi-pantalone in seta mikado arricchiti da stampe geometriche, gioielli di ispirazione tribale e cappelli fez. Come sempre, i tessuti “luminosi” declinati su volumi scultorei dai tagli e dalle pieghe invisibili sono il vero segno distintivo del Re.
 

Jean Paul Gaultier - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Jean Paul Gaultier – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
 
Armani Privé - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Armani Privé – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Armani Privé - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Armani with his models – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
 
 
SOGNO
Si conclude la battaglia Francia vs Italia con i due nomi che ad ogni sfilata sembrano fermare il tempo proiettandoci nella dimensione onirica delle grandi serate di gala. 
Il libanese Elie Saab, universalmente riconosciuto come il maestro delle trasparenze e dei ricami, propone una collezione delicata dai colori pallidi che accentuano il senso di leggerezza dei tessuti bilanciati dalle tempeste floreali di strass e jais. 
Nell’altro versante il duo Chiuri-Piccioli alla guida di Valentino che ha portato in passerella una collezione ispirata ad un giardino segreto chiuso da una grande inferriata le cui volute ricordano vagamente un abito di Charles Worth. Labirinti di rose, fiori crochet che balzano fuori dalle gonne, passerotti di brillanti che svolazzano sugli strati di tulle appoggiandosi di tanto in tanto ai rampicanti in paillette sono i protagonisti del giardino incantato di Valentino e del quale pochissime donne posseggono la preziosa chiave. A noi non resta che immaginarlo e sognarlo, ma d’altronde, non è questo il grande potere dell’alta moda?
 
 
Elie Saab - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Elie Saab – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Valentino - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Valentino – Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Valentino and Charles Worth - Paris Haute Couture Spring Summer 2013
Comparison between Charles Worth gown (1898/1900) and Valentino coat – Paris Haute Couture Spring Summer 2013

 

Dopo questa breve, ma intensa rassegna, con un orgoglio patriottico che sa quasi di rivalsa, sento di potermi sbilanciare e affermare che sulla Parigi dell’haute couture, almeno per la stagione primavera estate 2013, svetta alto il tricolore italiano.

 
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator
 
Photocredits: vogue.it

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

32 Comments on “Paris Haute Couture Spring Summer 2013: Italians do it better!

  1. hai ragione tu, Italians do it better, adoro le collezioni messe in scena dai nostri Italiani!! Gianbattista Valli e Valentino sono stati grandiosi come sempre.
    baci

  2. L’Haute couture di Parigi è un sogno per me!!
    Ho iniziato a seguire la moda guardando queste sfilate alla televisione, mi ricordo ancora che le registravo su una videocassetta, anche gli spezzoni al telegiornale!!
    Mi è piaciuta in particolare la collezione di Dior, di Valentino e di Elie Saab, che veramente non mi delude mai!!
    Qualcuno mi trovi un’occasione per indossare abiti magnifici come questi!!!
    Poi magari anche i soldi per comprarli!!ahahahhaha

    XOXO

    Cami

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    GRAZIE!!!!!!!

  3. Un articolo così dettagliato chiaro ed esauriente sulle sfilate Parigine non lo avevo ancora letto!!
    Complimeti ti seguirò con molta attenzione,

    Barbara M.
    Milano

    1. Ciao Barbara,
      grazie infinite per i complimenti, sono contento abbia apprezzato il breve reportage. Ho cercato di dare una lettura un po’ più “movimentata” di una delle più attese fashion week dell’anno.
      Grazie per il sostegno, è molto importante il feedback dei miei lettori.
      A presto 😉

  4. Questo tipo di reportage come lo fai tu nessun altro è capace!Perciò innanzitutto complimenti!In secondo luogo le sfilate erano tutte bellissime (toh, ho scoperto l’acqua calda) ma come al solito Elie Saab e Valentino sono i miei preferiti.E’ quell’attitude lussuoso che mi frega ogni volta, la dannata eleganza perfetta. Armani mi ha sorpreso, Gautier era molto… Gautier!Vauthier, sarà che io sono legata al concetto di haute couture= lusso, l’ho trovato meno “haute” degli altri, così come Dior: bellissimo e molto elegante, ma Raf Simons non è Galliano, e io Galliano l’amavo con tutta me stessa.
    Scusa lo sproloquio e la conclusione romantica,
    baci,
    RigillaMas

  5. Grande Ale!!!! Bellissimo reportage tematico, agile e approfondito al tempo stesso.
    Sono d’accordo con te quasi su tutta la linea; Valentino e Versace sicuramente superano Elie Saab e Alexandre Vauthier (Valentino in realtà supera quasi tutti), Valli e Dior per me sono pari anzi con una leggera preferenza per il secondo, nel caso invece di Gaultier e Armani entrambe hanno spunti degni di essere segnalati ma ammetto che nessuna delle due mi ha entusiasmata.

  6. Sei bravissimo. Sintesi perfetta, galleria fotografica anche. Io adoro Valentino, la coppia di stilisti non mi ha mai convinta (Valentino e’ sempre e solo Valentino) ma devo dire che stanno eguagliando il Maestro

  7. Il tuo post è proprio bello … Ha spiegato con ordine tutte le passerelle pariginE! Ho appena scoperto il tuo blog …Ma come faccio a diventare tua follower? Non trovo la finestra! Ci sono tutte meno che quella per blogger! uuffiii non voglio perderti!

  8. Gli abiti di Valentino sono da favola, ma la rigorosità essenziale del taglio dei modelli di Armani uniti alla scelta dei tessuti geometrici e coloratissimi lo incoronano Re un’altra volta

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