Damaged clock from Mirandola Cathedral – ph: Mondoinformazione |
of May, Italy trembled: economic crisis, the political situation
in stalemate and finally, to make matters worse, natural
disasters. Two earthquakes (May 20th and 29th) and the following
earthquake waves are still ravaging Emilia, one of the most
prosperous regions of Italy. The area affected by the earthquake
extends from Ferrara, Modena, Mantua and Reggio Emilia, the heart
of the Italian entrepreneurial productivity, characterized by
industrial and craftmaship districts ranging from food, to mechanics,
biomedical, ceramic and textiles. The textiles and clothing district
is located in Carpi (near Modena) and it counts the headquarters of
many prestigious Italian fashion brands such as Twin-Set, Liu Jo,
Blumarine, VDP. In this period they are in full production of
the winter collections and pre-collections, which represent the 70%
of turnover, and the sales campaigns will begin soon, in late
June. The district is mainly specialized in knitwear and garment
field with a total of 1,110 companies and 7,364 employees, with a
global turnover (in 2010) totaled to around 1,405 million euros, up
4,2% over the previous year.
settimane di Maggio, l’Italia trema. Crisi economica, situazione
politica in stallo e infine, come se non bastasse, le calamità
naturali. Uno, anzi, due terremoti (20 e 29 Maggio) con conseguenti
sciami sismici che tuttora stanno devastando una delle regioni più
floride d’Italia, l’Emilia. La zona colpita dal sisma si estende
tra Ferrara, Modena, Mantova e Reggio Emilia, il cuore pulsante
della produttività e dell’imprenditoria Italiana, con distretti
industriali e artigianali che spaziano dall’alimentare, alla
meccanica, al biomedicale, alla ceramica, fino al tessile.
tessile e dell’abbigliamento di Carpi (MO) ospita le sedi di tanti
prestigiosi marchi come Twin-Set, Liu Jo e Blumarine, VDP, che sono
in pieno periodo di produzione delle collezioni invernali e delle
pre-collezioni, che rappresentano il 70% del giro d’affari e la cui
campagna di vendita inizia a fine giugno. Il distretto, che si
caratterizza, in particolare, per l’accentuata specializzazione nei
comparti della maglieria e della confezione con un totale di 1.110
imprese e 7.364 addetti, ha totalizzato nel 2010 un fatturato globale
che intorno ai 1.405 milioni di euro in crescita 4,2% rispetto
all’anno precedente.
known for their busyness and just a few days after the second quake,
most of the companies were back to work. Unfortunately several
industries of the food, agricultural and biomedical districts
collapsed with a lot of workers inside, while the textile district
seemed to resist to the earth tremors.
said there were only minor damages and businesses were closed
as a precaution, so that will be reopened on Monday. Edmondo Tirelli,
President of VDP-Via delle Perle, said “Our company has
not suffered any damage, we heard the quake, but there were no
damages.” Finally also the designer and entrepreneur Angelo
Marani, owner of Marex S.p.a. has confirmed: “We had so
much fear, but luckily no damage. For those who have been touched
by the quake, it has to be an incentive to react, as we (Emilians)
can do”. Despite the constant fear of earth tremors, many
companies have never stopped working hard, continuing to organize
meetings outdoors in parks, in safety.
stanno certo a guardare e a pochi giorni dalla seconda scossa, le
aziende si sono rimesse a lavoro. Fortunatamente infatti al
contrario dei distretti alimentari, agricoli e biomedicali in cui
sono crollati interi stabilimenti con operai al loro interno, sembra
che il distretto tessile abbia reagito abbastanza bene alle scosse.
Da Twin-set fanno sapere che ci sono stati solo lievi danni
e le aziende sono state chiuse per precauzione, tanto che saranno
riaperte lunedì. Edmondo Tirelli, presidente di VDP Via delle
Perle ha dichiarato“La nostra azienda non ha subito alcun
danno, abbiamo sentito bene la scossa di terremoto, ma non ci
sono stati danni”. Infine anche lo stilista e imprenditore Angelo
Marani, titolare di Marex Spa ha confermato:“Da noi tanta
paura, per fortuna nessun danno. A chi è stato toccato, uno
sprone a non sedersi e a reagire come è nel carattere della nostra
terra”. Nonostante la paura di continue scosse, infatti, molte
aziende non si sono mai fermate, lavorando sodo e continuando
ad organizzare riunioni e meeting all’aperto nei parchi, al sicuro.
Triptych by Bernardino Loschi (XVI century) rescued from San Felice Cathedral – Ph: Gazzetta di Modena |
The collapse of the Clock tower “Torre dei Modenesi” (built in 1213) in Finale Emilia – Ph: Repubblica.it |
Parmesan cheese destroyed during the earthquake in an agricultural co-op in Finale Emilia – Ph: ANSA |
industrial buildings and historical centers have completely
collapsed: local art and architecture treasures have crumbled in a
few minutes, as well as homes, shops, activities and churches.
capannoni industriali e centri storici sono crollati completamente:
tesori dell’arte locale e dell’architettura si sono sgretolati in
pochi minuti, così come case, negozi, attività e luoghi di culto.
The collapse of San Felice Castle – Ph: Repubblica.it |
The collapse of Buonacompra Church in Cento (Ferrara) – Ph: Repubblica.it |
1st) is 17, in addition to the deaths of 7 May 20th. According to the
Civil Defense there are 14000 evacuees: 8,500 housed in 23 camps, 17
indoor facilities and several hotels. These are not just numbers,
they are people, individuals, families, lives built on the love for
their works, their lands, their passions. Emilians, however, don’t
get down and are ready to begin again, with the strength, the
optimism and the “pleasure-loving spirit” that distinguish
them. This a supportive post dedicated to the earthquake victims.
I remind that until June 26th will be active the number 45500 to send
text messages (or calls from a landline) at a cost of 2€, which
will help to raise funds for earthquake victims and the proceeds will
be given to the Civil Defense. FROM ITALY ONLY.
1 Giugno è di 17 morti, che si aggiungono ai 7 decessi del 20
maggio. 14000 sono secondo la Protezione Civile gli sfollati. 8.500
gli ospitati in 23 campi, 17 strutture coperte e diversi alberghi.
Questi non sono solo numeri, ma persone, famiglie, vite intere
costruite sull’amore per il proprio lavoro, la propria terra, la
propria passione. Gli Emiliani però non si abbattono e sono già
pronti a ricominciare, con la forza, l’ottimismo e la goliardia che
li contraddistingue. Questo vuole essere un post solidale alle
persone colpite e a tal proposito voglio ricordare che fino al 26
giugno sarà attivo il numero 45500 per inviare sms (o chiamate da
telefono fisso) al costo di 2€, che contribuiranno alla raccolta
fondi in favore delle popolazioni colpite ed il cui ricavato verrà
versato sul fondo della Protezione Civile.
Per le donazioni ai singoli comuni:
Comune di FINALE EMILIA (MO)
IBAN IT 82 E 06115 66750 000000 133314
comunefinale@cert.comune.final
Comune di CARPI (MO)
IBAN IT 27 E 02008 23307 000040743376
www.carpidiem.it
Comune di CAVEZZO (MO)
IBAN IT52J0503466720000000032456
http://
Comune di CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO)
IBAN IT57H0538766730000000944949
http://
Comune di MIRANDOLA (MO)
IBAN CODE IT87N0503466850000000005050
SWIFT CODE BAPPIT21405
http://
Comune di SAN POSSIDONIO
IBAN IT04N0503466990000000003812
(intestato a Comune di San Possidonio Interventi di solidarietà terremoto 2012)
http://
Comune di BONDENO (FE)
IBAN IT 08 S 06155 67196 000003200023
UffSindaco@comune.bondeno.fe.i
Comune di SAN FELICE SUL PANARO (MO)
IBAN IT84X0503466980000000000100
http://
ti ringrazio di questo post e ti faccio i miei complimenti per il tuo lato sensibile riguardo a questa problema!sono di modena e ho ben presente tutta la situazione,abbiamo proprio bisogno di tutti e di tutto!http://msfashionstreet.blogspot.com/
No no, niente complimenti. Dovevo scrivere un post del genere, non si può essere indifferenti davanti ad una tragedia del genere. Per 3-4 giorni mi sono completamente bloccato perché non riuscivo a scrivere di niente. E’ stato uno shock. Continuavo a vedere gli aggiornamenti via Facebook e Twitter, gente che sentiva le scosse o che chiedeva aiuto e tu a casa a non poter fare niente. Vivendo a Firenze e avendo una casa nel Mugello, so cosa vuol dire convivere con la paura del terremoto, ogni tanto c’è qualche scossa e fin da piccoli abbiamo fatto esercitazioni per capire che cosa fare e come comportarsi per evitare crisi di panico. Fortunatamente oltre a qualche crepa non ho mai subito danni gravi. Non posso immaginare cosa provino tutte quelle persone che hanno perso famiglia, lavoro, ma soprattutto la fiducia nel tornare nelle proprie case. Terribile davvero.
“…infandum iubes renovare dolorem”… Quelle foto mi spezzano il cuore. Ho tanti amici da quelle parti, a Mirandola, San Felice, Cavezzo, Soliera, Novi, Carpi… alcuni dormono ancora in macchina, ma non potranno farlo per tutta la vita. Dovranno trovare il coraggio di ritornare in casa. Gli operai di tutti i settori tranne il tessile hanno paura di ritornare nei luoghi di lavoro. Mi conforta invece sapere che il settore del tessile stia già riprendendosi. Questo mi ridona qualche speranza, in quella che è la nostra ora più disperata.
Il vero problema è proprio questo, essere arrivati ad aver paura della propria casa, del proprio nido, del proprio nucleo di protezione. Non riesco nemmeno ad immaginare minimamente la sensazione che stanno provando gli sfollati e tutti coloro che dormono in macchina. Carpi non è stata colpita gravemente e pensa che alcune aziende che ho nominato stanno anche aggiornando i propri clienti persino via Facebook. Quando ho visto le cooperative agricole che si sono organizzate per vendere il “formaggio caduto” ho pensato: -Questa si che è gente forte, questi sono gli Emiliani che conosco. Ottimisti, vivi, reattivi, che non si piangono addosso, concreti, operosi in tutto e per tutto, per la propria famiglia, per la propria terra! Solo tanta ammirazione, altro che parate militari!
Stiamo lavorando sodo per rimettere in piedi l’Emilia! 🙂 siamo forti e lo stiamo dimostrando…bell’articolo Caroooo!
Un bacione 🙂
Lidi
http://www.fashiondeliz.com
Ciao Lidì!
Confido proprio nella vostra forza e nel vostro carattere. Noi continueremo a sostenervi.
Un bacione
Ale bellissimo post caro, ogni volta che guardo e sento di questo terremoto, mi vengono i brividi…ma dove stiamo andando!!!la paura ormai è la nostra ombra…kiss!!
VOTE MY LOOK PLEASE
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Bellissimo pezzo, doveroso. Anche l’idea di partire parlando della moda, che è il nostro ambito di “specializzazione”, per poi descrivere la situazione, mi piace. La cosa che più mi disturba è quel senso di non potere aiutare in nessun modo se non donando qualche spiccio…
Sad to read about the earthquakes 🙁
KAIIWONG
Ciao Alessandro, mentre scrivo questo commento la terra é tornata a tremare, é una sensazione terribile, io sono emiliana poco lontana dall’epicentro, e so bene cosa vuol dire non voler andare a dormire non voler addormentarsi, pensare che le nostra casa , il luogo dove ci sentiamo piu’ al sicuro al mondo possa diventare una trappola mortale, qualunque parola é scontata, noi nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa, perché l’idifferenza é metà della morte.Approvo la tua scelta di affrontare l’argomento sul tuo blog, io non avrei saputo farlo con il giusto distacco.A presto , elena http://www.tuttepazzeperibijoux.com
Ele, ho visto/sentito dell’ultima scossa tramite i social networks. E’ terribile. Vi sono vicino con il cuore. LA cosa terribile inoltre è che queste scosse continueranno ancora per un tempo prolungato perché gli Appennini e le Alpi si stanno avvicinando, schiacciando così la pianura. Non ci sono altre parole. Ho dovuto pensare un bel po’ di tempo prima di scrivere il post perché non volevo ferire la sensibilità di nessuno, soprattutto non cercando di sminuire un fatto grave come questo. Come dici te, ogni parola è scontata, ma dobbiamo parlarne per demonizzare e non dimenticarvi, come è già successo per tutti gli altri terremoti. Purtroppo.
Bellissime parole. Tutto molto chiaro e esposto a dovere.Bravo
Valentina
Che bel pezzo. La prima immagine dell’oro ligio è troppo triste. Finalmente un blog che non parla solo di cavolate.
Chiara
http://effenshion.blogspot.com
Credo sia difficile leggere il tuo post e non avere brividi….sono contenta per come hai affrontato l´argomento. 🙂
saw this on the news a few weeks ago and i’m saddened by this. the damage done to those heritage sites is irreparable. and of course, the people. i feel for them.
caro Ale,
sei incredibile.
mi chiedevo perchè nessun fashion blogger ne avesse ancora parlato.
bravo.
Bravo! Studio a Bologna e sto vivendo queste scosse.
Anche io, nel mio piccolo, ho fatto un post a riguardo. Niente in confronto al tuo: chapeau!
mybeautyscrapbook.blogspot.com
this was sad thing, so many beautiful buildings..