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Italian fashion in Sanremo 2013

Even this year Sanremo (the most important Italian music festival) has come to an end. From February 12th, the 63rd edition glued an average of 11,936,000 viewers to their tv-screens for five evenings, proving that still exist Italian “thinking people”.
Yes, I mean intelligent and reasonable people because this was a very unusual festival, influenced by cultural, political and social references, and characterized by an informal and humorous show’s host, without the typical platitudes of the national networks.
 
 
Fabio Fazio in Costume National,  Luciana Littizzetto in Aquilano.Rimondi - Sanremo 2013
Fabio Fazio in Costume National,  Luciana Littizzetto in Aquilano.Rimondi – Sanremo 2013
 
 
In this brief post I’d like to talk about the fashion we saw on stage, without any kind of chart, but with just a simple applaud to the comedy actress and presenter Luciana Littizzetto, who chose to wear clothes made by emerging or less known Italian fashion designers, symbols of that excellent “Made in Italy” niche that the whole world envies.
The names of the five selected designers were: Tommaso Aquilano and Roberto Rimondi, from the Aquilano.Rimondi brand; Gabriele Colangelo; Cristina Tardito from Kristina Ti brand; Albino by Albino D’Amato and finally Gianluca Capannolo.
We must admit that unfortunately not all the outfits look at their best on the petite silhouette of Luciana Littizzetto, but two outfits have stood out for their elegance and proportions:
 
 
Luciana Littizzetto in Aquilano.Rimondi - Sanremo 2013
Luciana Littizzetto in Aquilano.Rimondi – Sanremo 2013
 
 
the second outfit worn in the first evening made by Aquilano.Rimondi, with a black V-neck top ending in an emerald green skirt, studded with precious applications highlighting the waistline;
 
 
Luciana Littizzetto in Gianluca Capannolo - Sanremo 2013
Luciana Littizzetto in Gianluca Capannolo – Sanremo 2013
 
 
and the third total black outfit of the second evening, by Gianluca Capannolo (former creative director of Krizia) who played with transparencies on a deep V-neck, with a long high waisted skirt with a golden belt.
 
 
Luciana Littizzetto in Gabriele Colangelo e scarpe Rizieri - Sanremo 2013
Luciana Littizzetto in Gabriele Colangelo e scarpe Rizieri – Sanremo 2013
 
 
The sore points, according to many of the detractors of the festival, were the maxi-heeled platform shoes, made to measure by Riccardo Rizieri Broglia, the thirty-year-old designer who after the experience in the footwear division at Marni, founded his namesake brand in 2008. The shoes should have been used without stockings, to enhance the typically Italian craftsmanship which fortunately is recovering its leading worldwide role thanks to the new generations of designers and craftsmen.
 
 
Alessandro Masetti – The Fashion Commentator

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

39 Comments on “Italian fashion in Sanremo 2013

  1. Anche io ho apprezzato il fatto che abbia dato spazio ad alcuni designer nuovi e giovani! In effetti non tutti gli abiti le donavano, ma altri le stavano molto bene, come ad esempio quello di Aquilano Rimondi.
    A me piaceva anche tanto l’abito che aveva nella puntata di venerdì (se ben ricordo) rosso con le piume nere al fondo!!

    XOXO

    Cami

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  2. Forse uno dei commenti più interessanti alle mise della littizzetto che ho letto fin’ora! Ci sono state molte critiche, ma tu hai saputo dare importanza a ciò che c’era di bello da apprezzare! anche io ho trovato alcuni outfit molto belli, certo è ovvio che sarebbero stati meglio ad una modella, ma la simpatia della littizzetto sta anche in questo, no?

  3. ciao Alessandro ,

    queste mamme ne sanno una più del diavolo !

    a proposito di Sanremo , i vestiti della Littizzetto mi sono piaciuti, qualcuno più qualcuno meno … quei sandali rossi li adoro …forse un paio così mi potrebbero convincere ad indossare i tacchi

    ave

  4. A me è particolarmente piaciuto l’abito di Aquilano Rimondi e quello di Capannolo.
    Quanto alle calzature Rizieri, ho avuto uno scambio di battute con l’azienda, perché ho espresso le tue stesse perplessità.
    Io sono rimasta folgorata anche dall’abito rosso della serata conclusiva, che qui sul blog però non vedo menzionato.
    Sarei curiosa di sapere chi è lo stilista e soprattutto cosa ne pensi!

    baci,
    G.
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  5. Ciao Alessandro, il total black di Capannolo della seconda serata era davvero bellissimo, e le stava d’incanto. Non mi sono piaciute le mise della seconda serata in generale, salvavo solo questa.
    Non sapevo la Littizzetto avesse il 33 e mezzo, un numero da bimba cavoli!!

  6. Concordo con te, brava la Littizzetto a dare risalto ai marchi emergenti.

    Secondo me ha indossato gli abiti più belli nell’ultima serata, quello rosso con i cristalli sembrava un rubino luccicante.
    Altri abiti sono stati meno convincenti anche se sicuramente c’è stata una ricerca per rendere gli abiti moderni e non scontati, meno da festival con cui la comica ha potuto scherzare e interagire.

  7. non sono, per una volta, totalmente d’accordo con te.

    i vestiti dell Littizzetto erano molto belli e il fatto che fossero di italiani emergenti me li ha fatti amare ancor di più.

    l’unica cosa è che, se pur lei minuta, avrebbe dovuto sfoggiare abiti lunghi come da tradizione del Festival.

    Se i vestiti, non per Sanremo, per me sono promossi, le scarpe no.
    Non mi sono piaciute: troppo “forti” di forma e di linea per la gran sera.

    baci

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

  8. Non so da quanti anni non guardavo più il Festival.
    Quest’anno non sono stata incollata al televisore ma quello che ho visto mi è piaciuto tanto. Un ottimo mix con ospiti interessanti e appunto non le solite baracconate da telemorenti. D’altra parte si può dire tutto di Fazio e dei suoi autori ma non che non abbiano gusto.
    Venendo alla moda, anch’io ho apprezzato moltissimo la scelta della Littizzetto di indossare capi di giovani e bravi stilisti. Sono d’accordissimo su tutto, specie sull’abito nero di Gianluca Capannolo che secondo me è stato il migliore. A dire il vero non mi dispiaceva nemmeno il tanto vituperato abito sacco bianco con collo di cristalli.
    Le scarpe – ahimé – invece non mi sono piaciute; più che altro penso non fossero proprio adatte alle mises, troppo massicce per la sua figura e di tono sportivo specie abbinate con calze così coprenti.
    Quello del calze è per me un eterno problema, nel senso che – odiando i collant velati – anch’io tendo a privilegiare i 90.000 den però, almeno avrebbero dovuto abbinarle con scarpe un po’ più slanciate. Tra l’altro era evidente la grande fatica che faceva per trascinarle.

    Alessia
    ElectroMode

  9. Erano anni che non guardavo il festival, invece quest’anno l’ho guardato volentieri, è stato carino, e di un livello sicuramente più alto, sia a livello canoro che per quanto riguarda gli ospiti e la conduzione. E ho trovato giusto che la Littizzetto abbia deciso di indossare abiti di giovani stilisti italiani emergenti, è ora di rilanciare i nostri talenti e il made in Italy! 🙂

  10. Condivido completamente quanto hai espresso… Ammirevole la scelta di Luciana per quanto alcuni abiti non le donassero moltissimo. Il mio preferito però è stato l’ultimo che ha indossato per la premiazione che mi ha fatto pensare… ma perchè non ha scelto tutti abiti lunghi? un abbraccio e buona notte!

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