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Gucci Spring Summer 2013 – Adv Campaign and Collection review

Gucci spring summer 2013 - Adv campaign
 
Lately has been released the new Gucci Spring Summer 2013 advertising campaign “signed” by the lens of Mert Alas & Marcus Piggott, the most sought-after photographers by the fashion industry. Their passion for editing with saturated colors and low brightness this time clashed with the vibrant solid colors looks worn by Anja Rubik and Karmen Pedaru on a neutral background. Frida Giannini with the special Gucci time machine take us at the end of the 60s, when Diana Vreeland called her models “personalities” and put them on full pages by the shots of Richard Avedon and Gian Paolo Barbieri. Right from the catwalk, it seemed to attend the return of Benedetta Barzini and Marisa Berenson, the girls of a genuine and fresh beauty, with gathered up hair and the mischievous look framed by extra-voluminous lashes.

Make-up Gucci spring summer 2013Make-up Gucci spring summer 2013 
Benedetta Barzini make-up, Glamour Magazine, February 1968.Marisa Berenson make-up
Make-up Gucci spring summer 2013 Benedetta Barzini photographed by Gian Paolo Barbieri, 1966
 
 
The silhouettes of the collection are straight, simple, linear: large palazzo pajamas alternate with long and short A-line dresses. The sleeves adorned with spiral ruffles which cover the length of the arms become butterfly wings or assume a flared shape. The printed short tunics worn on pants recall the floral Japanese wallpapers with trompe l’oeil effects. The “cassocks” long dresses surrender to the sensuality of slits and dizzying necklines, both in front and on the back. What we might call the “decorative part” becomes the true protagonist of the outfit: maxi bijoux necklaces, earrings and appliqué reminiscent the high fashion between the 60s and 70s.
 
 
Gucci spring summer 2013Gucci spring summer 2013 
Benedetta Barzini - Photo by Jean Jacques Bugat 1969 Vogue Italia,  March 1969
Benedetta Barzini by Jean Jacques Bugat 1969 Vogue Italia,  March 1969
Gucci spring summer 2013Gucci spring summer 2013 
Gucci spring summer 2013 - Adv campaign
Photo by Richard Avedon, for Vogue 1966
Gucci SS 2013 prints detail compared with Benedetta Barzini by Richard Avedon, for Vogue 1966 
Benedetta Barzini and Mirella Petteni wearing Valentino Photo by Henry Clarke for Vogue, 1968
Benedetta Barzini and Mirella Petteni by Henry Clarke for Vogue, 1968
Gucci spring summer 2013
Gucci SS2013 sleeve comparison with Benedetta Barzini by Irving Penn, Vogue Italia 1968
Gucci spring summer 2013Marisa Berenson - Photo by Irving Penn, Vogue Italia 1968
Gucci SS2013 sleeves comparison with Marisa Berenson by Irving Penn, Vogue Italia 1968 
Gucci spring summer 2013
Gucci SS2013 ruffles comparison with Benedetta Barzini by Irving Penn for Vogue 1967
Benedetta Barzini in a Caumont dress Photographed by Gianpaolo Barbieri for Vogue Italia, 1968
Benedetta Barzini in Caumont photographed by Gianpaolo Barbieri for Vogue Italia, 1968
 Gucci spring summer 2013 - jewelsGucci spring summer 2013 - jewels
 
The bold colors palette ranges from lime to coral, passing by mint to electric blue, (just like in the men’s collection) and ends in the typical black and white for the evening.
For shoes: cage sandals with ankle horsebit and boots to be worn under pants.
Bags: little and mini shoulder horsebit bags.
 
La palette di colori decisi e forti spazia dal corallo al lime, dal menta al blu elettrico, proprio come nella collezione maschile, mentre per la sera il rigore del bianco e nero la fanno da padrone.
Per le scarpe si alternano sandali a gabbia dalla cavigliera decorata con il morsetto, e stivali da portare sotto i pantaloni; mentre le borse sono mini tracolle in vernice con horsebit.
 
Gucci spring summer 2013 - Adv campaign 
Gucci spring summer 2013 - Adv campaign 
Gucci spring summer 2013 - Adv campaign 
Gucci spring summer 2013 - Adv campaign 
 
Once again Frida Giannini dictates the seasonal trend with one of her usual “dives in the past”, giving a contemporary twist to eternal fashion icons of the glossy covers, taking us on the boundaries between dream and the reality.
 
Anche stavolta Frida Giannini detta la tendenza stagionale con uno dei suoi soliti tuffi nel passato, rileggendo la contemporaneità delle eterne icone della moda, lasciandoci in oblio tra il sogno delle copertine patinate e la realtà.

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

46 Comments on “Gucci Spring Summer 2013 – Adv Campaign and Collection review

  1. Post magnifico anche per le tante foto del passato che corrispondono in modo impressionante agli outfit proposti da Frida Giannini. Ma le trovi sul web o provengono da una collezione personale di vecchi numeri di Vogue?
    Per quanto riguarda la campagna pubblicitaria, onestamente non mi dice niente; sì, sono immagini molto curate – d’altra parte con quei fotografi! – però non c’è nulla di memorabile o di originale.

    1. Ciao Alessia,
      le foto che solitamente uso nei collage o nei post come questo provengono dal web e da una piccola collezione privata di scansioni digitali che raccolgo piano piano, di volta in volta cercando anche in database desueti o di vecchi appassionati di moda che condividono i loro vecchi editoriali nel web.
      La campagna pubblicitaria è molto semplice, ma l’ho trovata diversa dalle loro che comunque hanno una sorta di storia, mentre lo sfondo bianco sembra annullare tutto e mi ricorda proprio i servizi degli anni 60 dove veniva evidenziata la modella affiancata da testi e didascalie, in piena linea con il mood della sfilata. 🙂

    2. Anche io mi stavo chiedendo la stessa cosa riguardo alle foto, ecco svelato l’arcano. Ale io ho amato questa collezione e questa campagna più di tutte le altre, la sento molto “mia”, ma devo dire che ho amato ancora di più questo bellissimo post scritto in modo magistrale e con tanti collegamenti pertinenti. Sei sempre top!
      Baci

  2. che dirti…a me questa campagna piace tantissimo! sono fan di M&M! per quanto concerne l’analisi della collezione..come sempre bravissimo e sai che sei una fonte molto importante per me 😀
    la collezione mi piace tantissimo anche perchè Gucci amo giocare i colori (santi color block che spaccarono tutto) e questi colori continuano a vibrare nel tempo!
    forse un total look…non so..mi sa molto di cugini di campagna non so..!
    un bacio

    1. Ahaha Roberto, Cugini di campagna?
      E meno male che ho paragonato le modelle a Benedetta Barzini e Marisa Berenson!!! ahaha
      Penso che Frida Giannini sia una delle poche stiliste che riesca a fare centro ad ogni collezione femminile. Me la ricordo agli inizi, il suo mood rocker non mi piaceva molto (nonostante le vendite alle stelle), la sua evoluzione l’ha portata a definire un’estetica sempre diversa, quasi trasformista, ma sempre elegante e anche sexy. Inoltre sfilare sempre nel primo giorno della settimana della moda penso le dia un grande potere in termini di “definizione dei trend stagionali”, non vedo l’ora di scoprire la prossima collezione. 😉

  3. Avevo già avuto modo di visionare la campagna e mi è piaciuta per le forme pulite e fluide, senza orpelli, stampe e gingilli superflui.
    Inoltre delle campagne di Gucci apprezzo sempre molto che la location sia inesistente e il focus sia sugli abiti, come a mio avviso dovrebbe essere.
    La cosa bella di tutto ciò, però, resti tu che sei stato in grado di tirare fuori da una semplice campagna, un sacco di richiami al passato e alla storia della moda.
    Mi insegni sempre qualcosa 🙂

  4. Di spessore… Semplicemente sei questo: una persona, un blogger, uno scrittore di spessore.Al solito complimentissimi. Tra l’altro ci troviamo assolutamente d’accordo per quanto concerne la collezione: strabiliante, lussuosa e semplice allo stesso tempo. I richiami all’oriente poi questa stagione (oltre a Gucci,Prada su tutti)mi fanno impazzire, riscoprono armonie spesso dimenticate nella solita egocentrica prosopopea occidentalistica che ci propinano quasi tutte le stagioni. Una ventata di novità che si ritrova paradossalmente nell’antichissimo kimono(Prada) e nei delicati richiami alla altrettanto antica carta da parati giapponese nelle sue consistenze e fantasie(Gucci).
    Ma sto monopolizzando questo spazietto, quando il succo era: sei bravissimo ed hai un ottimo gusto.
    Baci
    RigillaMas

    P.S.: io sto monopolizzando un altro spazio, su tumblr Esthétique Idylle passa a trovarmi se ti va!

    1. Ciao Rigilla!
      Grazie mille per i complimenti. Sai quanto li apprezzi, soprattutto poiché provengono da una persona come te. Ovviamente ti sto già seguendo, ho appena messo il follow e visto il primo post di apertura (non ho capito se sono riuscito a commentarlo!) sperando di vedere o leggere qualcosa al più presto!
      Grazie ancora!

  5. anch’io ieri ho dedicato un post a questa adv perchè, come tutte le adv Gucci, la trova fantastica, radiosa e assolutamente cool.
    Adoro i colori della collezione che riesce a far risaltare i fisici statuari delle modelle e a illuminarle con toni caldi e brillanti.

  6. Mi piace molto questa collezione di Gucci e trovo che la campagna pubblicitaria la rappresenti al meglio!
    Adoro questi tessuti fluidi e i colori brillanti, mi piacciono le collane che ornano gli scolli degli abiti e il forte richiamo che c’è tra questa collezione e quelle della fine degli anni 60!
    Ho visto alcuni pezzi in boutique e devo dire che mi sono piaciuti moltissimo anche dal vivo!!

    XOXO

    Cami

    http://www.paillettesandchampagne.com

  7. Ciao caro Alessandro, un tuffo al cuore leggere questo post ! Quando ero poco più di una ragazza tanto tempo sfogliavo una rivista di moda che si chiamava Arianna , in copertina e nel servzio di moda c’era Benedetta Barzini, ricordo che rimasta folgorata dalla classe e lo chic innato che lasciava trasparire anche attraverso la carta patinata ho deciso che se mai avessi avuto una figlia femmina l’avrei chiamata Benedetta . E così è stato ! ancora ora nelle sue rare apparizioni mi affascina moltissimo con i lunghi capelli bianchi raccolti a treccia il suo modo intelligente di conversare e continuo a pensarla come una icona di stile e bellezza.
    Questo post è bellissimo, A Frida Giannini un grande plauso per aver riportato Gucci ai vecchi splendori .
    Vedendo questa collezione affiancata a scatti del 1968, si rafforza il mio pensiero che quando ci sono delle linee pulite un’ottima tecnica di costruzione e dei buoni materiali la moda non ha tempo e non ha stagione, perchè ciò che era bello nel 1968 sarà bello anche nel 2013 !
    Di te cosa si può dire ? che sono felice che il tuo blog sia sempre più apprezzato ,tuoi post sono un vero piacere , che sono certa che avrai un grande successo perchè lo meriti, ed io sono anche un pochino orgogliosa se me lo permetti,di averti individuato fra tanti blog ed essere stata fra le prime tue fedeli ammiratrici.
    Con affetto
    ave

    1. Ave!!!
      Grazie mille per questo commento e so benissimo che sei stata una delle mie prime follower fedelissime. Infatti mi piaceva (e tuttora mi piace) leggere i tuoi commenti (anche negli altri blog), in cui esprimi sinceramente ciò che pensi. Spesso sono stati motivo di confronto ed è questo il bello.
      Tutti noi blogger che scriviamo ci lamentiamo spesso dei commentini tipo “che bello” “wow” “meraviglioso”, sono certo che da te non potrebbe mai accadere una cosa del genere.
      Comunque non farti abbagliare dai numeri, il concetto di successo nel blogging, almeno per me è proprio un’altra cosa, tra cui ricevere commenti come i tuoi, di persone che leggono sul serio e che non si limitano a guardare le figure.
      Ti voglio ringraziare inoltre per aver condiviso la tua esperienza personale ed i ricordi di quando sfogliavi Arianna. Sappi che anche a casa mia in cantina dovrebbe essercene ancora qualche copia! La Barzini era ed è una bellezza davvero particolare, il suo sguardo è magnetico e si vede che è ironica, non è una bellezza sensuale, di quelle che svaniscono. Lei è bella perché il suo volto trasmette intelligenza. Durante la ricerca immagini ho trovato anche molte sue recenti sfilate e mi ha colpito che l’anno scorso sia stato proprio un emergente come Sergei Grinko a volerla in passerella. Un segnale tangibile di come trasmettere la tradizione alle nuove leve, peccato solo non aver partecipato alla sfilata per poterla conoscere.
      Grazie ancora per il tuo commento!

  8. Ogni volta che vengo nel tuo blog… lo faccio per imparare e so che ne uscirò arricchita. Anche questa volta è stato così e le similitudini che ci hai illustrato sono perfette. Vedere poi la collezione affiancata ad immagini del 68 è stato davvero molto significativo. No… non tutti i post sono uguali… e guai se leggo un WoW in un tuo commento… ma non ce ne saranno! Impossibile.
    Grazie per lo splendido commento che mi hai lasciato <3 un abbraccio

  9. Leggo con vero piacere tutti i post di questo Blog con B maiuscola!
    Abbiamo davanti un vero e proprio scrittore del settore che sicuramente farà strada. E’ veramente un piacere leggere questi post da cui imparo sempre qualcosa che arricchisce sempre più il mio bagaglio culturale.
    Come descrivere meglio Gucci se non così!?
    Ben strutturato e ricco di approfondimenti, bellissima anche la ricerca fotografica e la sua composizione.
    Complimenti Alessandro!
    Barbara di Milano

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