Design

Design Week: Max and Co. shop window by GUMDESIGN

L’obiettivo delle
vetrine, sin dalla loro nascita nell’ottocento, è quello di
catturare lo sguardo disinteressato del passante stimolandone la
fantasia e i sensi, trasportandolo in un’altra dimensione. In una città come Milano, che vive un
perenne bombardamento di impulsi e messaggi, tutto ciò sembra ancora
più difficile, soprattutto durante il Salone del Mobile, quando i
grandi brand chiamano all’appello rinomati designer ed architetti per
allestire gli affacci strada con opere appositamente pensate per
l’occasione.


The aim of the
shop-windows, since their creation in the nineteenth century, is to
catch the eye of the uninterested passers, trying to excite their
imagination and senses, transporting them in a different dimension. In a big
city like Milan, where people are perpetually bombarded by impulses
and messages, catching attention seems to be more difficult,
especially during the Salone del Mobile. At this time of the year the
biggest brands call the most important designers and architects to
set up the shop-windows with installations and works designed
especially for the occasion.


Tra le vetrine più
interessanti di quest’ultima edizione del FuoriSalone vi è
sicuramente “Oggetti Autonomi Inconsapevolmente sensibili”
opera di GUMDESIGN allestita per il flagship store Max&Co. in Via
Vittorio Emanuele. Non una semplice vetrina, ma un vero e proprio
concept space che ruota attorno al concetto di casa realizzato con
elementi scenografici di grandi dimensioni che si integrano con
collezioni di piccoli oggetti di alcuni dei più ricercati marchi del
design italiano.


The installation “Oggetti
Autonomi Inconsapevolmente Sensibili” set up by GUMDESIGN for
the Max&Co flagship store in Via Vittorio Emanuele, is
certainly one of the most interesting shop-windows of
FuoriSalone2012. Not just a shop-window, but a real concept-space
based on the image of the house, made with large scenic elements
completed with small objects collections from the most sought after
brands of the Italian design. 


Laura Fiaschi e Gabriele
Pardi, duo creativo dello studio viareggino GUMDESIGN hanno pensato
all’interpretazione della casa e a tutte le sue contraddizioni: un
luogo protetto, nido, riferimento, oasi di sicurezza, che può
divenire luogo di instabilità, costrizione o addirittura prigione.
Il risultato è un paesaggio evanescente, un villaggio di case-icona,
con intrecci di carta che avvolgono e racchiudono l’ambiente,
stimolando l’immaginazione e l’interpretazione personale.


Laura Fiaschi and
Gabriele Pardi, the creative duo behind GUMDESIGN studio, have
thought about the interpretations of the house and all its
contradictions: a protected nest, a kind of reference point, an
heaven of security, which can become a place of instability, coercion
or even prison. The result is a vanishing landscape, a village made
of houses surrounded by wallpaper that enclose the space, stimulating
imagination and a personal interpretation.

 

Le vetrine Max&Co.
si trasformano in uno spazio fantastico in cui prendono vita gli
“Oggetti Autonomi”: le carte da parati Jannelli e Volpi
pensate come sfondo e pavimento con disegni di case stilizzate; le
case-icona con le scale a pioli o le lampade “Luce solida”
di De Castelli; le carte intagliate Fedrigoni, da cui fuoriescono
figure 3D racchiuse nelle campane di vetro Vilca; le foglie-vassoi
che si posano su una casa, le gemme che si adagiano su una scala o i
Cucù Improbabili senza lancette, tutti di Vhernier De Vecchi; i
Vasi/Albero di Ceramiche Giuseppe Mazzotti; e i tanti altri piccoli
elementi per la tavola di Bormioli e Lagostina che, insieme ai grandi
oggetti pensati per la casa, ridefiniscono lo spazio.


The Max&Co. windows
are transformed into a fantasy space in which the “Autonomous
Objects” come to life: the wallpapers decorated with stylized
drawings of houses by Volpi and Jannelli make up the background and
the floor; the house with ladders and the “solid light”
lamps, both by De Castelli; the Fedrigoni carved sheets, from which
protrude 3D figures enclosed in bell jars by Vilca; the leaves-trays,
the gems that lie on a scale or the Improbable cuckoo without hands,
all by Vhernier De Vecchi; the Vases/Tree by Ceramiche Giuseppe
Mazzotti, and many other small objects for the table by Lagostina and
Bormioli which, together with the large objects designed for the
home, redefine the space.

  

Il pezzo più ironico,
che desta maggior curiosità, è sicuramente l’orologio senza
lancette che permette di scordarci del tempo. Nessuno saprà l’ora
fino a quando l’uccellino non uscirà dalla finestrella cinguettando
numerose sinfonie per ricordarci il tempo che passa.


The most curious and
ironic piece is definitely the clock without hands, which allows you
to forget time. No one will know the right time, until the bird won’t
come out from the window chirping symphonies and reminding the
passage of time.

L’Improbabile – cuckoo in silver plated brass by Vhernier/De Vecchi
L’istallazione è inoltre
accompagnata da un libretto curato dai GUMDESIGN, realizzato con
carta Fedrigoni, in cui è spiegato l’intero concept
dell’istallazione tramite brani tratti da scritti di Giò Ponti,
Donald Norman, Jack Kerouac, Italo Calvino e Jean-Paul Sartre.


The installation is
accompanied by a booklet edited by GUMDESIGN, made with Fedrigoni
paper, where the whole concept of the installation is explained
through excerpts from the writings by Gio Ponti, Donald Norman, Jack
Kerouac, Italo Calvino and Jean-Paul Sartre.

Concept
Wallpaper patterns based on the shape of a stylized house – Jannelli e Volpi
Houses A1/A2 – B1/B2 – C1/C2 by De Castelli
Foglie – silver plated brass tray by Vhernier/De Vecchi
Gemme – silver plated brass tray by Vhernier/De Vecchi
Luce Solida TipoA/ TipoB/ TipoC – metal lamp with led light by De Castelli
Souvenir – bell jars by ColleVilca Cristalleria with Fedrigoni paper inside

Italian architect into fashion. Art curator in love with books, flea markets and interior design.

6 Comments on “Design Week: Max and Co. shop window by GUMDESIGN

  1. Bella questa installazione, non sono ancora riuscita a vederla e non so se ci riuscirò; il Salone del Mobile sembra un’epopea alla Highlander in versione divertente, alla fine ne resterà soltanto uno.

    1. Grazie per esser passati ed aver commentato.
      E’ stata davvero una delle pochissime vetrine che ho apprezzato. Ha un tema, un concept e valorizza tutti gli oggetti esposti. I miei oggetti preferiti sono stati l’orologio a cucù, le carte da parati e le case con le scale. Complimenti!
      Alessandro

  2. un dettaglio… l’evento è stato prorogato fino al 2 maggio 2012 da Max&Co; chi non avesse avuto tempo durante il salone ed ha tempo per passare adesso… saremo felici!
    il libro è in omaggio per i visitatori 🙂 buon sole

  3. no. non mi piace il risultato complessivo che mie estrania senza mai comunicarmi alcunché.Ma verrò a vederla, ché la dosla dimensione della fotografia potrebbe nascondere tutto! In bocca al lupo

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